- 31 Luglio, 2015
- Postato da: MisterMedia
- Categoria: PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

La presenza sui social degli enti della pubblica amministrazione deve essere funzionale anche alla gestione di situazioni d’emergenza a livello locale.
Di case history interessanti in merito se ne possono chiamare in causa tanti e legati a circostanze molto diverse tra loro per quanto riguarda la gravità. Il recente caso dell’emergenza caldo e blackout a Milano rappresenta senza dubbio un punto di riferimento valido per capire come si dovrebbe muovere la PA in situazioni simili.
Il primo obiettivo della pubblica amministrazione 2.0 è il miglioramento del dialogo con i cittadini, il che implica una maggior facilità nell’accesso ai servizi e nella risoluzione delle criticità, grazie a un approccio tecnico molto puntuale alle piattaforme di networking. Ecco alcuni spunti utili che si possono ricavare dalla strategia di gestione social dell’emergenza caldo e blackout da parte del Comune di Milano.
Spazio ai contenuti visuali
La gestione delle emergenze locali costituisce un aspetto nodale quando si parla di pubblica amministrazione attenta alle regole del web 2.0. Nel caso specifico del Comune di Milano e della necessità di fornire informazioni pratiche per affrontare il caldo e i blackout legati all’eccessivo consumo energetico, possiamo vedere un approccio strategico basato sulla scelta di contenuti visuali – qui un esempio – ciascuno contraddistinto dalla presentazione di un consiglio per affrontare la situazione meteorologica senza sprecare energia.
Questa impostazione, come è noto a chiunque abbia dimestichezza con i social e con la centralità dell’ottimizzazione dei tempi nella comunicazione tra pubblica amministrazione e cittadini, è un’opzione molto valida per migliorare l’engagement.
Personalizzazione
Un’altra caratteristica strategica della gestione social dell’emergenza caldo da parte del Comune di Milano è la personalizzazione. I contenuti visuali che abbiamo appena ricordato sono infatti estremamente mirati e dedicati ai diversi cluster che costituiscono l’utenza della pagina Facebook e dell’account Twitter.
I consigli divulgati su entrambi i social sono indirizzati sia alle attività d’impresa e di retail sia ai privati cittadini, il che rende il tutto ancora più chiaro e completo.
Utilizzo puntuale degli hashtag
L’emergenza caldo e blackout è stata affrontata sui social dal Comune di Milano con un’attenzione tecnica dedicata anche agli hashtag, che sono stati utilizzati unicamente sull‘account Twitter principale.
Anche in questo caso si può inquadrare una scelta utile dal punto di vista della massimizzazione dell’engagement, considerando soprattutto i diversi episodi di blackout nei giorni precedenti il 15 luglio – giorno in cui sono stati divulgati i ‘consigli visuali’ per risparmiare energia – e la ripresa dell’omonimo hashtag anche da parte di testate nazionali.
Quando si parla di pubblica amministrazione 2.0 non si può non mettere in primo piano la chiarezza dei contenuti: analizzare il case history della gestione dell’emergenza caldo e blackout a Milano rappresenta un’ottima modalità per capire come dovrebbe lavorare un ente della PA per implementare la qualità del dialogo con gli utenti, riuscendo così a rendere più immediata la risoluzione di situazioni critiche.