- 24 Luglio, 2015
- Postato da: MisterMedia
- Categoria: PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

La pubblica amministrazione che si apre ai social non può muoversi senza considerare determinati obiettivi strategici, tra i quali rientra anche la gestione dei contenuti visuali.
Gli enti della PA intenzionati a ragionare in ottica 2.0 devono ottimizzare tutti i contenuti che vengono pubblicati sui social e quelli visuali non sono certo privi di rilevanza quando si parla di dialogo tra pubblica amministrazione e cittadini.
Quali sono gli errori da evitare in merito? Oggi vogliamo darvi qualche consiglio al proposito, fornendovi tre pillole tecniche riguardanti i passi falsi in cui è bene non incorrere quando si mette a punto la strategia visual per un ente della pubblica amministrazione sui social.
Immagine di copertina sfocata o non aggiornata
L’immagine di copertina è tra i primi elementi che vengono visionati da chi consulta la pagina Facebook o il profilo Twitter di un ente della pubblica amministrazione.
Alla luce di quanto appena specificato è bene fare attenzione a non sceglierla sfocata o poco definita. Questo errore, assieme alla mancanza di aggiornamento, può mettere infatti a rischio il buon esito di eventi o di campagne di comunicazione social.
Attenzione a grafici e infogragiche
La cura strategica dei contenuti visuali è basilare per la pubblica amministrazione 2.0, che deve massimizzare anche la diffusione d’informazioni tecniche, facendo in modo di renderle comprensibili al target che consulta le pagine social di un ente della PA.
A questo proposito è fondamentale evitare errori come la pubblicazione di grafici e infografiche senza descrizione testuale – qui un esempio per capire meglio di cosa stiamo parlando – scelta che riduce l’engagement e che non consente agli utenti di usufruire di contenuti chiari e di ottimizzare l’aspetto temporale, che riveste un ruolo radicale quando si parla di comunicazione bidirezionale tra pubblica amministrazione 2.0 e cittadini che consultano le pagine social degli enti.
Non esiste solo Facebook
Quando si discute di pubblica amministrazione 2.0 non si può non tenere presente l’importanza del piano editoriale, il punto di partenza dal quale procedere per lavorare a livello strategico, anche per quanto riguarda i contenuti visuali.
Concentrarsi unicamente su Facebook e trascurare Twitter è un passo falso da evitare in generale e ancora di più quando si parla di pubblica amministrazione sui social, con la conseguente necessità di massimizzare la qualità di ogni singolo contenuto postato. Ultimo ma non meno valido consiglio per gli enti della pubblica amministrazione che non vogliono sbagliare nella strategia visual su Twitter è quello di dimenticare il cross posting, come per esempio la condivisione sul social dei 140 caratteri dei post di Instagram.
I visual social network, come dimostrano le campagne di comunicazione partecipativa promosse da alcuni Comuni (qui abbiamo approfondito un caso), hanno caratteristiche tecniche e linguaggi specifici, che non sempre sono conciliabili con gli obiettivi della presenza su Twitter.
Parlare di pubblica amministrazione 2.0 significa mettere in primo piano dei risultati ben precisi (diffusione d’informazioni tecniche, cura del customer care, racconto in tempo reale di eventi) la cui qualità non può non basarsi su un piano strategico che deve comprendere anche la scelta dei contenuti visuali, nodali per migliorare il livello di engagement e, di conseguenza, anche l’efficacia del servizio fornito ai cittadini.