- 9 Dicembre, 2015
- Postato da: MisterMedia
- Categoria: PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

La qualità della presenza sui social è essenziale per una PA social. Solo avendo alle spalle un piano editoriale strutturato gli enti della PA possono lavorare efficacemente sulle piattaforme di networking, interagendo in maniera valida con utenti privati, realtà aziendali e associazioni.
A tal proposito sono molto utili i contenuti partecipativi, ai quali è possibile ricorrere per dare visibilità a specifici eventi ma anche in via continuativa, come dimostrano i case history dei Comuni di Rimini e Bologna su Instagram.
La gestione dei contenuti partecipativi è fondamentale per poter parlare di pubblica amministrazione effettivamente social e di una strategia di comunicazione attenta agli spunti che arrivano dagli utenti. Quali sono le regole più utili al proposito? Oggi vogliamo analizzarne assieme a voi tre, per capire quali siano le direttive tecniche migliori per una PA social.
PA social: attenzione ai contenuti testuali
Quando si parla di PA social e di contenuti partecipativi, nella maggior parte dei casi si chiamano in causa elementi visuali, che da soli non sono però sufficienti a ‘raccontare’ le peculiarità di un territorio e a incentivare ulteriormente l’intervento degli utenti.
Per raggiungere tale obiettivo è necessario includere anche un contenuto testuale efficace, possibilmente caratterizzato dalla presenza di una call to action e da un tono diretto e informale.
Per un esempio specifico in merito rimandiamo all’immagine sottostante, relativa a una foto pubblicata sulla pagina ufficiale Facebook del Comune di Bologna.
L’importanza di fare rete per la PA social
Osservare l’universo della pubblica amministrazione sui social significa non solo parlare della necessità di comunicare in maniera efficace con gli utenti finali alla ricerca d’informazioni su temi di varia natura – per esempio la viabilità locale – ma anche ricordare l’importanza di fare rete con associazioni e realtà aziendali attive su un determinato territorio.
I contenuti partecipativi possono essere decisivi al proposito e aiutare a migliorare la visibilità di eventi e luoghi, dando spazio ai progetti delle realtà locali che in diversi modi si impegnano per raggiungere questi obiettivi.
Per un riferimento specifico al proposito possiamo tornare a guardare la pagina Facebook ufficiale del Comune di Bologna, dove vengono postate foto come quella visibile sotto, che rimanda direttamente a un progetto locale di promozione territoriale.
PA social ed engagement: spazio ai contest a tema
Una modalità molto utile per dare spazio ai contenuti partecipativi sui profili e sulle pagine social degli enti della pubblica amministrazione riguarda i contest a tema.
Queste iniziative, se comunicate in maniera efficace, possono rappresentare una valida alternativa per migliorare la visibilità di eccellenze turistiche locali. Affinché gli obiettivi di comunicazione vengano raggiunti è necessario mettere in primo piano delle regole chiare, come è stato per esempio fatto nel caso del progetto Trekking Urbano a Bologna, un contest di storytelling locale concentrato in due giorni.
L’avvento dei social ha cambiato completamente il rapporto tra enti della pubblica amministrazione e cittadini. L’interazione tra pubblica amministrazione e utenti finali, per rispondere alle regole social, non deve mettere in secondo piano i contenuti partecipativi, fondamentali per poter parlare di comunicazione efficace e di coinvolgimento strategico dei cittadini nei cambiamenti e nella promozione del territorio in cui vivono.
Se vuoi, qui puoi leggere altri consigli per PA Social:
- PA social: condividere video su Facebook
- Buone pratiche di visual storytelling per PA social
- Instagram: piccola guida per enti locali e Pubblica Amministrazione