- 30 Marzo, 2016
- Postato da: MisterMedia
- Categoria: PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Tragedie di portata internazionale come gli attentati di Bruxelles del 22 marzo coinvolgono anche la PA Social e gli enti che, in maniera diversa, hanno la necessità di parlare della questione.
Come è stato trattato il fatto sui social degli enti della Pubblica Amministrazione? Quali scelte di comunicazione sono state messe in atto?
Oggi rispondiamo con voi a queste domande osservando l’approccio di alcune amministrazioni locali e cercando di capire come la PA Social dovrebbe ‘raccontare’ le tragedie internazionali.
Contenuti visuali e hashtag ufficiali
Quando si parla delle scelte di comunicazione della PA social in occasione di tragedie internazionale è fondamentale ricordare l’importanza dei contenuti visuali, che ricoprono un ruolo essenziale nella definizione dell’immagine internazionale di un’amministrazione locale.
Un esempio di ottima gestione da questo punto di vista si può trovare analizzando la pagina Facebook di Roma Capitale, dove sono stati pubblicati – con specificazione dell’hashtag ufficiale #BruxellesAttack – scatti della cerimonia di commemorazione tenutasi alla presenza di Tronca (vedi immagine sottostante).
Gestione dei commenti
Parlare sui social della PA di tragedie internazionali come gli attentati di Bruxelles significa mettere in conto la possibilità di commenti negativi, che devono essere gestiti con attenzione, cercando di evitare flame – e quindi scongiurando eventuali crisi – ma chiarendo le questioni tecniche più importanti.
L’approccio del Comune di Roma può essere preso anche in questo caso come riferimento in merito ai commenti rilasciati in seguito alla pubblicazione delle foto della cerimonia di commemorazione (vedi immagine sottostante per due esempi specifici).
Simultaneità
Un altro consiglio utile per parlare di tragedie internazionali come gli attentati di Bruxelles sui social degli enti della pubblica amministrazione riguarda il fatto di lavorare in maniera simultanea su tutte le piattaforme social presidiate.
Nel caso specifico dell’attentato di Bruxelles si può parlare di un’attenzione contemporanea alle principali piattaforme social per quanto riguarda la comunicazione relativa alla cerimonia di commemorazione.
A questo proposito è utile portare come esempio l’approccio del Comune di Milano, che ha divulgato sull’account Twitter principale un post in cui vengono specificati sia il luogo sia l’orario della cerimonia di commemorazione (vedi immagine sottostante).
Dedicare spazio e attenzione sui social a tragedie come gli attentati di Bruxelles rappresenta una scelta molto importante per gli enti della pubblica amministrazione che, se si muovono senza trascurare nessuna piattaforma e curando le interazioni con gli utenti, possono migliorare la propria immagine.
Se improvvisare è in generale sbagliato, farlo in situazioni in cui si trattano temi di forte impatto emotivo e d’interesse internazionale lo è ancora di più e gli esempi che abbiamo citato mostrano quanto possa fare la differenza un approccio attento alle specificità di ciascun social e alla chiarezza delle informazioni fornite agli utenti finali.
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