- 21 Maggio, 2014
- Postato da: MisterMedia
- Categoria: MEDIA TRAINING

Il leader politico che affronta da solo un palcoscenico televisivo che non gli è favorevole rappresenta una situazione diffusa negli ultimi anni e concretizzazione di una scelta di media training ben precisa.
Scegliere di partecipare a una trasmissione televisiva lontana dal proprio universo politico e culturale ma soprattutto scegliere di “sfidare” da soli la situazione è spia di un approccio specifico, ossia della volontà di consolidare il proprio personal branding e di conquistare nuovi consensi facendo leva sulla straordinarietà dell’evento mediatico.
Più di un anno è passato dalla partecipazione di Silvio Berlusconi a Servizio Pubblico e pochi giorni dalla presenza di Beppe Grillo nel salotto televisivo di Bruno Vespa, momento che ha segnato il ritorno sugli schermi Rai del leader M5S.
Sulle similitudini tra le due situazioni è stato scritto tantissimo in poco tempo e osservando l’insieme è possibile ricavare qualche interessante spunto di media training.
- Spazio al selfie: quando Berlusconi presenziò a Servizio Pubblico la parola “selfie” non faceva ancora parte della nostra vita quotidiana di utenti social, ma la foto assieme a Santoro fece comunque il giro del web prima della messa in onda della trasmissione.
Il selfie che ritrae Grillo e Vespa sorridenti ha sortito un effetto di wom forse ancora più consistente, diventando uno dei contenuti social più condivisi degli ultimi giorni.
Preparare l’utenza al momento dell’apparizione televisiva è fondamentale; enfatizzare questa fase mettendo al centro dell’attenzione l’aspetto visivo è un passo di media training molto efficace, capace di tenere ancora più alta l’attenzione sulla figura del leader politico e sull’intero universo di valori da lui rappresentato.
La televisione è il primo medium che ha messo al centro l’immagine e nonostante i chiari cambiamenti che ha subito (l’avvento dei social e del visual marketing online) può essere molto vantaggioso accentuare questo aspetto, accompagnando l’attesa dell’utente in maniera completa.
- Gestire il tono: la gestione dei toni della comunicazione è un aspetto fondamentale per il media training del leader politico che affronta da solo un palcoscenico televisivo ostile o lontano dal suo percorso istituzionale.
L’approccio di Grillo è risultato decisamente più soft rispetto alle aspettative, il che ha fatto parlare di una precisa volontà di conquista dei voti dell’elettorato moderato.
Fondamentale a questo proposito è fare una scelta definita, in modo da veicolare all’utenza un messaggio specifico sullo scopo dell’apparizione televisiva.
Sia Grillo sia Berlusconi lo hanno fatto in modi diversi, uscendo in tutti e due i casi vincitori in quanto palesemente capaci di condurre il gioco in una situazione di base difficoltosa e di dare un’idea perfetta dell’obiettivo del processo di comunicazione, attraverso un percorso di media training attento alle regole del medium televisivo e alle aspettative psicologiche di un’utenza in molti casi indecisa.
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