- 4 Aprile, 2014
- Postato da: MisterMedia
- Categoria: MEDIA TRAINING

Si avvicinano le Elezioni Europee che rappresentano un nodo fondamentale per dare nuova definizione agli equilibri politici in Italia – e non solo – che, dal punto di vista della comunicazione e del media training, costituiscono senza dubbio un palcoscenico analitico interessante soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti.
- La politica dai luoghi: un particolare strategico interessante nella globalità dell’impostazione di media training dei politici italiani in vista delle Europee si può notare in Grillo, che ha rilasciato affermazioni riguardanti la certezza della sua vittoria in un contesto molto importante, ossia i cantieri dell’Expo 2015.
Fare politica e lavorare sulla propria strategia di comunicazione istituzionale nei luoghi più importanti per il programma (l’Expo è un appuntamento che coinvolge tutta l’Italia e la sua visibilità a livello mondiale) rappresenta una strategia in grado di enfatizzare in maniera molto potente le affermazioni e le promesse, che vengono associate così a un ambito concreto.
- Senti chi parla: una vicenda che sta segnando molto il percorso verso le Europee è quella di Silvio Berlusconi, che ha affermato di volersi candidare in tutte le circoscrizioni, suscitando la contrarietà del PD. Molto interessante dal punto di vista del media training è stata la scelta di preparare il terreno a tal proposito attraverso due interviste rilasciate dal suo consigliere politico Giovanni Toti.
Una figura come Berlusconi, soprattutto a livello internazionale, si porta dietro una forza comunicativa non indifferente. Dopo le ultime vicende giudiziarie può risultare utile far parlare una persona dello staff, utilizzandola come cassa di risonanza per contenuti anche scomodi (come in questo caso è la volontà di candidarsi nonostante le interdizioni giudiziarie).
- Il sogno e l’interazione diretta: un caso di gestione esemplare del media training in vista delle Elezioni Europee è legato ancora alla figura di Matteo Renzi, che ha portato al centro dell’attenzione un approccio tecnicamente quasi ineccepibile.
Lavorando sulla potenza dell’interazione diretta (nello specifico di una conferenza stampa), il premier si è presentato in pubblico con uno dei suoi storici ex rivali, ossia Massimo D’Alema.
In occasione della presentazione del libro di quest’ultimo è stato possibile per il capo del Governo mettere l’accento su concetti metaforici di grande significato, in primis il “sogno europeo”, e continuare a lavorare sull’impostazione linguistica di ampio respiro presentata all’Italia nei giorni dell’insediamento del suo esecutivo.
Molto importante dal punto di vista dell’efficacia del media training è stata anche l’interazione diretta con, aspetto in grado di far passare l’idea di una coesione interna molto forte in un partito – perché non più di singola figura si parla in questo caso ma di formazione – che negli ultimi mesi ha vissuto non pochi contrasti intestini.