- 10 Giugno, 2016
- Postato da: MisterMedia
- Categoria: PUBLIC SPEAKING

La capacità di Michelle Obama di suscitare emozioni in gran parte dei suoi discorsi è frutto di una cura tecnica molto approfondita.
Di esempi che ci aiutano a capire quanto per parlare in pubblico e suscitare emozioni sia necessario mettere in campo diverse abilità e allenarsi con costanza ce ne sono tanti; tra questi è possibile chiamare in causa un recente discorso di Michelle Obama, che ha parlato pochi giorni fa davanti ai laureati del City College of New York.
Questa performance di public speaking, durante la quale sono stati chiamati in causa contenuti relativi alle elezioni USA 2016, può essere presa come riferimento per capire quanto parlare davanti a una platea e suscitare emozioni sia un risultato raggiungibile solo se si ha alle spalle un processo costante di preparazione.
La gestualità
La gestualità è un veicolo di messaggi potentissimo, che può cambiare radicalmente la percezione di un momento di public speaking e, se gestita bene, aiutare a suscitare emozioni nel pubblico.
Il caso dello speech di Michelle Obama aiuta tantissimo a comprendere l’importanza di quanto appena affermato. Questo vale soprattutto se si analizzano i primi minuti, durante i quali l’attuale First Lady parla mettendo in primo piano gesti dalla forte valenza, come per esempio la scelta di tenere il palmo aperto a partire da 1:50 del video sottostante – segno di sincerità e trasparenza – e quella di portare entrambe le mani al petto a 2:24, evidenziando un alto livello di coinvolgimento emotivo personale (il secondo gesto viene riproposto per la seconda volta pochi minuti più tardi).
L’anafora
La retorica è un’arte che può aiutare ad affinare la qualità di un’occasione di public speaking, rendendo un discorso emozionante grazie a singoli dettagli che riescono a fare la differenza.
L’analisi dello speech di Michelle Obama ci dimostra che si tratta di un approccio nodale grazie a una ripetizione anaforica strategica del termine Look al minuto a 3:25, utile per enfatizzare la connessione emotiva con l’uditorio dopo alcune pause seguite da applausi.
Il linguaggio paraverbale
L’aspetto paraverbale ha un’influenza diversa rispetto al linguaggio del corpo ma, se ben gestito, può aiutare a emozionare il pubblico.
L’occasione di public speaking che ha visto protagonista Michelle Obama durante la cerimonia delle lauree presso il City College of New York offre un’ottima lezione al proposito, grazie a un’attenzione dettagliata all’intensità del tono, che passa da momenti di enfasi fino a passi in cui il volume della voce è invece più basso, il che aiuta tantissimo l’uditorio a scongiurare i cali di attenzione e, di conseguenza, a recepire la natura di contenuti emozionali legati per esempio allo storytelling.
Suscitare emozioni nel pubblico
Emozionare quando si parla davanti a un pubblico è possibile a patto di non dimenticare mai che, per raggiungere questo obiettivo e per farsi ricordare dall’uditorio, è necessario ragionare mettendo in primo piano allenamento costante e attenzione ai dettagli tecnici essenziali perché il public speaking sia efficace.