- 21 Aprile, 2016
- Postato da: MisterMedia
- Categoria: MEDIA TRAINING

Il media training rappresenta rappresenta un percorso molto vantaggioso soprattutto in casi di comunicazione di crisi.
Scegliere di intraprendere un percorso di media training rappresenta un’opzione molto vantaggiosa soprattutto in casi di comunicazione di crisi, durante i quali è fondamentale mettere in campo il maggior numero possibile di risorse per risolvere la circostanza difficile.
Dal modo in cui portavoce, figure politiche e personalità aziendali interagiscono con i media durante casi di comunicazione di crisi è possibile avere le idee chiare sulla qualità del media training e, di conseguenza, anche sul lavoro fatto per curare la reputazione di un brand o di una singola persona.
Per capire meglio quanto appena specificato è utile passare in rassegna alcuni consigli di media training, tre trucchi vincenti che possono aiutare a interagire in maniera funzionale con i giornalisti durante una situazione di comunicazione di crisi.
[Tweet “#MediaTraining: 3 consigli per una comunicazione di crisi vincente”]
1. Mai sottrarsi alle domande
La prima regola di media training da ricordare in merito alle interviste e alle conferenze stampa in situazioni di comunicazione di crisi riguarda l’importanza di non sottrarsi alle domande, mettendo in primo piano risposte chiare e approfondite.
Un caso positivo che possiamo analizzare per capire qualcosa di più in merito riguarda il recente scandalo che ha coinvolto la tennista Maria Sharapova che, dopo essere stata trovata positiva al doping, ha rilasciato agli inizi del mese di marzo una conferenza stampa.
Nonostante l’inizio non perfetto dal punto di vista delle tecniche di public speaking – ne abbiamo parlato qui – il prosieguo, ossia la parte caratterizzata dalle domande dei giornalisti, è stato ben gestito, come è chiaro anche dalla risposta alla prima domanda (guarda il video sottostante a partire da 3:42), in cui la tennista spiega in maniera chiara e strutturata il suo punto di vista in merito alla scelta del team di lavoro.
2. Allenarsi alla sintesi
Un altro consiglio di media training fondamentale per non sbagliare durante interviste e conferenze stampa in comunicazione di crisi prevede l’esercizio costante alla sintesi, che può rivelarsi utile in situazioni in cui ci si trova a dover gestire un’emergenza improvvisa.
Un riferimento utile per capire quanto appena specificato ci porta ad analizzare questo video, dedicato al deragliamento di un pendolino della compagnia Virgin Trains nel 2007, da 1:19 a 1:42, secondi durante i quali è possibile vedere il CEO di Virgin Richard Branson interagisce in maniera empatica, chiara e immediata con i giornalisti.
[Tweet “Media Training: per una #comunicazionedicrisi efficace impara l’arte della sintesi”]
3. Curare la preparazione pensando a lungo termine
In casi di crisi aziendali importanti – il deragliamento del treno Virgin è un ottimo esempio al proposito – è opportuno, se si ha intenzione di mettere in primo piano un approccio di qualità al media training, prepararsi pensando al lungo termine.
Per capire meglio quanto appena specificato torniamo a considerare un esempio che vede come protagonista Richard Branson che, sempre in merito al caso del deragliamento del pendolino, ha rilasciato un’intervista televisiva 5 anni dopo l’accaduto, rispondendo in maniera chiara ed esauriente al giornalista.
L’importanza del media training
Interagire in maniera funzionale con i giornalisti è essenziale, soprattutto se si ricoprono posizioni di rilievo a livello aziendale o politico. Le situazioni di comunicazione di crisi rappresentano delle occasioni durante le quali è ancora più importante ottimizzare i migliori trucchi di media training, scelta che può aiutare tantissimo a tenere sotto controllo la reputazione del brand e a scongiurare ulteriori fail.