- 12 Aprile, 2017
- Postato da: MisterMedia
- Categoria: COMPOL

Come abbiamo visto nello scorso articolo su come organizzare una campagna elettorale, il primo step da fare è l’analisi del proprio candidato. Che si tratti di un candidato sindaco o di un candidato consigliere è importante andare a vedere nei minimi dettagli le caratteristiche personali del candidato. Queste sono un fattore sempre più importante nelle elezioni, sia a livello nazione che a livello locale, vista la sempre maggiore disaffezione dei cittadini nei confronti delle ideologie politiche e dei partiti.
Le domande per capire il candidato
Oggi sono sempre più decisivi la personalità, i valori e la storia del candidato. Sono due le domande che possiamo fare al candidato per farci un’idea di chi abbiamo davanti. La prima, più generica, è: “Lei perché fa politica?”; la seconda riguarda il futuro: “Se domani non fosse più un politico, cosa vorrebbe che dicessero di Lei le persone?”. Da queste risposte avremo un’idea più chiara di come valorizzare l’immagine del nostro candidato.
La SWOT Analysis
Il secondo passo è quello di comporre un identikit del candidato. Per farlo in modo professionale occorre sviluppare una SWOT Analysis.
Partendo dai dati riassunti in una tabella andremo a sviluppare i punti di forza e di debolezza, per poi passare in rassegna tutte le minacce e le opportunità provenienti dall’esterno. La nostra priorità è conoscere tutti gli aspetti del nostro candidato, da quelli più personali a quelli professionali e politici. Questo andrà a costituire il suo profilo di identità, fatto di tratti positivi e tratti negativi. Da qui inizierà un profondo lavoro volto a valorizzare i fattori positivi e soprattutto a ribaltare quelli negativi. Ad esempio il fatto che il nostro candidato sia un po’ in là con l’età e da tanti anni faccia politica può essere visto come sinonimo di esperienza al servizio della collettività e non per forza come un qualcosa di negativo.
I candidati avversari
Lo stesso lavoro andrà fatto sui principali candidati avversari, in modo da capire in anticipo quali potrebbero essere le loro mosse, su quale fronte potrebbero attaccarci e di conseguenza organizzare prontamente le possibili risposte. Dobbiamo chiederci cosa il nostro avversario dirà su sé stesso e cosa invece di noi? Inoltre, conoscere i loro punti deboli ci sarà di grande aiuto nella parte finale della campagna, quando dovremo essere pronti anche a sferrare attacchi, se i toni della competizione si dovessero alzare.
Mettendo tutte queste informazioni per iscritto arriveremo a creare un documento strategico utile per avere un quadro chiaro sul nostro candidato e i suoi avversari. Nelle prossime settimane vedremo come fare l’analisi di altri tre fattori fondamentali per comprendere il contesto della nostra campagna elettorale, ovvero lo studio dell’elettorato e del loro comportamento, l’analisi dei temi della campagna elettorale e quella dei media. In ogni caso, per essere sicuro di non perdere nessuno dei prossimi articoli, iscriviti immediatamente alla newsletter di MisterMedia.